DOCENTI
Marco Bertozzi
Marco Bertozzi (Bologna, 1963), insegna Cinema documentario e sperimentale all’Università IUAV di Venezia e fa parte di quel gruppo di autori che ha contribuito alla rinascita del documentario italiano, con un forte impegno teorico, didattico e di promozione culturale. Dopo la laurea in Architettura e il dottorato e il post-dottorato in Cinema ha insegnato Cinema documentario al Centro Sperimentale di Cinematografia e alla Scuola d’Arte cinematografica Gian Maria Volonté di Roma, al Conservatorio Internazionale di Scienze Audiovisive di Lugano, alla scuola di documentario, televisione e nuovi media Zelig di Bolzano, nonché tenuto conferenze nelle Università di Chicago, San Diego, Paris8, McGill, del Quebec, della California, di Montreal, Hunter di New York. Tra i suoi libri, L’idea documentaria (a cura di, 2003) e Storia del documentario italiano (2008, Premio Domenico Meccoli e Premio Limina Awards quale miglior libro di cinema dell’anno) hanno costituito importanti riflessioni teoriche per un rinnovato approccio al cinema documentario italiano e sono stati adottati in diverse scuole di cinema e corsi universitari. Suoi saggi sono apparsi sulle principali riviste internazionali di studi cinematografici, come “Iris”, “Film History”, “Cinémas”, “Studies in Documentary Film”, “Bianco e Nero”, “Fata Morgana”. Molti suoi film – fra i recenti, “Rimini, Lampedusa Italia” (2004), “Appunti romani” (2004), “Il senso degli altri” (2007), “Predappio in luce” (2008),– hanno meritato premi a livello nazionale e internazionale. Nell’ultimo lavoro, Profughi a Cinecittà (2012), ha riportato alla luce la dimenticata vicenda dei profughi che vissero negli studios romani nell’immmediato dopoguerra. Ultimo libro: Recycled cinema (2012), prima riflessione italiana sul found footage film. Nel 2013, per Rai Storia, ha condotto Corto Reale. Gli anni del documentario italiano, un programma in 27 puntate alla riscoperta della non-fiction italiana.
Ivelise Perniola
Ivelise Perniola è professore associat di Cinema Documentario presso l'Università degli Studi Roma Tre.
Christian Uva
Christian Uva è professore associato presso il DAMS dell’Università Roma Tre. Ha scritto numerosi saggi per volumi collettanei e per riviste italiane e internazionali sui rapporti tra il cinema italiano, la storia e la politica e sul regime scopico connesso all’avvento delle tecnologie digitali. Ha pubblicato, tra gli altri, i volumi Schermi di piombo. Il terrorismo nel cinema italiano (2007), Impronte digitali. Il cinema e le sue immagini tra regime fotografico e tecnologia numerica (2009), Cinema digitale. Teorie e pratiche (2012), Sergio Leone. Il cinema come favola politica (2013).
prof. Giovanni Piperno
Dopo aver studiato fotografia all’istituto Europeo di Design e con Leonard Freed (agenzia Magnum), ha collaborato come assistente operatore con Terry Gilliam, Martin Scorsese, Nanni Moretti, Giuseppe Rotunno, Dante Spinotti, Giuseppe Lanci, John Seale, Janusz Kaminski, Roger Deakins. Ha diretto numerosi documentari, tra i quali Un thè sul set (co diretto con Laura Muscardin) al Festival di Venezia del 1995, Intervista a mia madre in onda in prima serata su RAI 3, Il film di Mario trasmesso anche da ARTE (entrambi assieme ad Agostino Ferrente) e L’esplosione vincitore del Torino Film Festival 2003 e candidato ai David di Donatello 2004 come miglior film documentario. CIMAP! centoitalianimattiapechino, ha partecipato al Festival del Film di Locarno 2008 ed ha vinto il premio Libero Bizzarri 2009. Il suo film su la famiglia Agnelli, Il pezzo mancante, ha vinto al Torino Film Festival 2010 il premio Cinema Doc, il premio miglior regia Cinema Doc ed è uscito in sala nel 2011. Le cose belle, codiretto con Agostino Ferrente, dopo la partecipazione, in forma non definitiva, al Festival di Venezia 2012, ha vinto venticinque premi tra nazionali ed internazionali, ed è uscito nelle sale italiane nell’estate del 2014 rimanendo in programmazione per oltre quattro mesi. Giovanni Piperno ha preso il premio Biografilm school per la miglior retrospettiva al Biografilm Festival 2014. Con il film collettivo 9x10 novanta, prodotto dall’Istituo Luce per i suoi novanta anni di vita, ha partecipato alle Giornate degli Autori al festival di Venezia 2014. Nello stesso anno ha collaborato con Antonietta De Lillo al film documentario Let’s go fuori concorso al Festival di Torino 2014. Alla Festa del Cinema di Roma 2015 ha presentato Se avessi le parole e Quasi Eroi, due cortometraggi realizzati con i ragazzi del Tor Sapienza Film Lab.
Quasi Eroi ha vinto il Nastro d’Argento come miglior corto del 2016.
Stefano Campus
Diplomato in tecnica del suono al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha al suo attivo cortometraggi, documentari e film. E' docente al Centro Sperimentale.
Daniele Gaglianone
Nato nel 1966 ad Ancona, vive a Torino dall'età di sei anni.
Tra il 1989 e il 2000 gira vari cortometraggi di fiction e documentari. Nel 1998 lavora alla sceneggiatura di Così ridevano diretto da Gianni Amelio. Svolge attività di regista teatrale: nel 1999 con il gruppo "Il BuioFuori" produce lo spettacolo Aggrappati ad una terra rivoltata sull'abisso. Nel 2000 realizza il primo lungometraggio I nostri anni, presentato al Festival di Cannes alla Quinzaine des Réalisateurs (2001). Il suo secondo film Nemmeno il destinoviene presentato durante la 61ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, alle "Giornate degli autori", nel 2004. Il film riceve diversi premi nello stesso anno, tra cui: il Premio Arca Cinema Giovani come miglior film italiano a Venezia, il Premio Lino Miccichè del CSC, e un "Tiger Award" al Festival Internazionale del Film di Rotterdam. Nel 2004-2005 pubblica il cd audio con libro Come ordini urlati in una tempesta di vento, testo di teatro sonoro ispirato a Malcolm Lowry, firmato con Massimo Miride ed Evandro Fornasier e realizzato con il gruppo "Il BuioFuori", di cui vengono eseguite anche alcune rappresentazioni teatrali. Nel 2008 dirige il documentario Rata nece biti, (La guerra non ci sarà), presentato al 61º Festival del Film di Locarno e vincitore del Premio Speciale della Giuria al 26° Torino Film Festival. Nel 2009 il film vince anche il David di Donatello per il miglior documentario di lungometraggio. Il 20 agosto 2010 esce il suo terzo lungometraggio di fiction, Pietro presentato in concorso al Festival del film Locarno. Nel mese di luglio 2011 riceve il Cigno d'Oro agli Incontri cinematografici di Stresa. Nello stesso anno esce il suo nuovo lungometraggio, Ruggine tratto dall'omonimo romanzo di Stefano Massaron in cui recitano, tra gli altri, Filippo Timi, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea e Valeria Solarino. Ha svolto e svolge attività di docenza universitaria presso il corso di laurea Ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazione del Politecnico di Torino.
Raffaele Brunetti
È produttore e regista di documentari, fondatore della B&B Film. Dal 1987 lavora alla realizzazione di documentari in Italia e nel modo contribuendo alla realizzazione di oltre 100 documentari. Negli ultimi anni ha girato in Africa “Mitumba”, in sud America “Che Guevara il Corpo e il Mito”, in Italia “L’Altra Rivoluzione Gorkij e Lenin a Capri”, in India ha diretto due film “Hair India” e l’ultimo “Mother India”. Ha ricevuto l’“Award for Creative Excellence” all’US Int. Film Festival, il premio Ondas per il miglior programma televisivo del2009, due importanti nomination (BANFF e Shangai) e vinto il Globo d’Oro. Il suo film Hair India è stato selezionato nella competizione ufficiale di IDFA (Olanda, 2008), Festival dei Popoli (Italia, 2008), Full Frame Film Festival (USA, 2009), Hot Docs (Canada, 2009) e Premio Italia (Italia, 2009) ed ha vinto il premio della giuria al festival di Guanghzou.
Raffaele è membro dell’Associazione della Stampa Estera in Italia e fa parte del board di European Documentary Network (EDN). Dal2005 al 2010 è stato membro del consiglio direttivo dell’Associazione dei documentaristi italiani DOC/IT e ha diretto gli Italian Doc Screenings, lo showcase del documentario italiano.
Simone Isola
E' socio fondatore della società Kimerafilm, con la quale ha prodotto opere come "Et in terra pax" di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini, "La mia classe" di Daniele Gaglianone, "Non essere cattivo" di Claudio Caligari, candidato italiano ai premi Oscar 2016. Nel 2015 ha diretto il suo primo lungometraggio "Alfredo Bini ospite inatteso", vincitore del Nastro d'argento come miglior documentario della sezione Cinema spettacolo e cultura. Giornalista pubblicista dal 2008, ha curato per la casa editrice Sovera la collana di libri sul cinema "Ciak si scrive", pubblicando monografie su Steven Spielberg, Nanni Moretti e il nuovo cinema italiano. E' ora in stampa il suo libro "Parola di Bini" edito da Il Saggiatore. Dottore di ricerca in Italianistica, ha tenuto dal 2011 al 2013 seminari di cinema presso l'Università di Roma Tor Vergata ed è attualmente docente a contratto per l'insegnamento di "Produzione e organizzazione dello spettacolo cinematografico e televisivo" presso l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza".
Beppe Leonetti
Nato a Torino nel 1977, diplomato in montaggio presso il Centro Sperimentale di Cinematografia.
Dal 2006 al 2009 collabora con Nanni Moretti, montando alcuni suoi documentari (“Il diario del caimano”, “Palombella rossa: intorno al film”, “L’ultimo campionato”) e alcuni cortometraggi (tra cui “Il diario di uno spettatore”, presentato a Cannes nel 2009).
Tra i film montati da Beppe Leonetti: “Qualcosa di sinistra” di W. Achtner, “L’ora d’amore”, di C. Carmosino, “Ezio Tarantelli”, di Monica Repetto. Nel 2011 monta “La bàs. Educazione Criminale”, regia di Guido Lombardi, film che vince il Leone del Futuro e il premio della Settimana della Critica alla 68° Mostra Cinematografica di Venezia.
Nel 2011 fonda Incandenza film, casa di produzione indipendente, con la quale produce un documentario di Pietro Balla, “Nitro étude #1”, in concorso al XXX Torino Film Festival. Incandenza film ha anche prodotto, con Deriva film, la serie web “Il gusto della nonna” distribuita da RealTime Tv. Nel 2012 fonda a Torino con Gianluca e Massimiliano De Serio “Il Piccolo Cinema – Società di Mutuo Soccorso Cinematografico”, un esperimento per portare il cinema nelle periferie disagiate della città. Del 2014 è il montaggio de “Il viaggio di Marco Cavallo”, film di Erika Rossi e Giuseppe Tedeschi, presentato al XXXII Torino Film Festival e al XXVI Trieste Film Festival. Attualmente sta lavorando al suo primo film da regista: “Chief White Elk”, documentario prodotto da Stefilm. Dal 2015 è membro del consiglio direttivo di Doc/IT, Associazione dei Documentaristi Italiani.
Andrea Maguolo
È nato a Roma nel 1980. Si è diplomato nel 2005 in montaggio presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Cura il montaggio, la correzione colore e la post-produzione di lungometraggi selezionati e premiati di diversi festival a livello internazionale, cortometraggi, documentari, spot e videoclip musicali. Molti i premi ricevuti, tra i quali spicca il David di Donatello nel 2005 per il cortometraggio "Aria" di Claudio Noce con il quale collabora da molti anni.
Presso il suo studio di post-produzione di Roma, collabora da anni con molti nomi del cinema e della televisione, italiani ed esteri: Pippo Mezzapesa, Claudio Noce, Sydney Sibilla, Carlo Sironi, Alessandro Piva, Daniele Segre, Dodo Flori, Fabio Luongo e molti altri. Ha fondato lo studio di post-produzione cinematografica InHouse s.r.l. a Roma e ne è stato il responsabile tecnico e supervisore alla post-produzione fino al 2014. Negli ultimi anni ha insegnato post-produzione digitale presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma ed il Dipartimento Animazione di Torino e anche presso la scuola Zelig di Bolzano.
Anastasia Plazzotta
Si laurea in Lingue orientali alla 'Ca Foscari di Venezia e un master alla scuola Holden di Torino. Da più di un decennio lavora nel settore cinematografico per Rai, poi per Fandango, producendo il documentario “Che Cosa Manca”. Dal 2009 lavora per Feltrinelli che inventa, cura e pubblica i cofanetti distribuiti in tutta Italia nelle collane Real Cinema e Le Nuvole. Recentemente ha fondato la società di distribuzione indipendente Wanted che ha portato in Italia da Fela Kuti a Dior and I, da Bansky Does New York a The Wolfpack (di recente premio Camera d’oro alla Festa del cinema di Roma, sezione Alice nelle Città).